Avv.Marco Di Vita
Indirizzo
Galleria Adamello 19126 La Spezia
Albo
Avvocato iscritto all'Albo di La_Spezia
Matricola: 948 (verifica)
Risposta del 11/12/2021 14:30
Egregio signor [rimosso] . Per prima cosa la ringrazio per avermi contattato al fine di richiedere un parere legale in merito alla questione da Lei proposta. Volendo addentrarci fin da subito nella risoluzione della problematica de quo mi preme sottolineare il fatto che, da una prima lettura, mi sembra ci possano essere tutti i presupposti per poter iniziare una azione legale. A questo punto, però, due sembrano essere le strade percorribili a seconda della documentazione di cui risulta essere in possesso: - la prima è quella relativa all'instaurazione di una fase monitoria. In altre parole si potrebbe procedere con il deposito di un decreto ingiuntivo nei confronti della controparte al fine di richiedere al Giudice di Pace competente l'emissione di una ingiunzione di pagamento nei confronti della GOINSARDINIA. Tale azione, tuttavia, potrebbe essere fatta solo se, così come da Lei specificato, all'interno della comunicazione inoltrataLe dalla controparte vi sia stato un vero e proprio riconoscimento del debito ex art.XXXX c.c. nei Suoi confronti e se ad oggi risulta ancora in possesso del biglietto di imbarco in quanto lo stesso costituisce prova del rapporto instaurato con la GOINSARDINIA. Seguendo questa strada, però, non si potrebbe chiedere l'eventuale risarcimento del danno in quanto trattasi di procedimento volto a riconoscere una pretesa creditoria (certa, liquida ed esigibile) e non anche l'esistenza di un danno. - la seconda strada, invece, trova posto nel procedimento di cognizione. Tale procedimento, a differenza del precedente, viene instaurato tramite la notifica a controparte di un atto di citazione con udienza fissata davanti al Giudice di Pace competente (visto che in questo caso Lei era ed è un consumatore il foro di competenza, essendo esclusivo, sarà dunque quello del luogo della Sua residenza). In forza di tale procedimento si potrà chiedere il rimborso delle spese ingiustamente sostenute, nonchè un eventuale risarcimento del danno subito. Ad esempio, se in forza della rottura del traghetto la sua vacanza è stata rovinata, si potrà chiedere un danno da vacanza rovinata. Se invece ha preso il traghetto per motivi di lavoro si potrà chiedere un eventuale danno per il fatto di non essere riuscito a raggiungere la meta prefissata ed aver così subito ripercussione negative lavorative.Si ricordi però che in ogni caso l'onere di provare il fatto è in capo a Lei. Per quanto attiene alle spese mi preme sottolineare che la nostra professione prevede delle parcelle che, seppur minime visto il valore della controversia, dovranno essere da Lei preventivamente elargite. In tal senso ritengo che un preventivo di spesa per un tal simile contenzioso si potrebbe aggirare intorno ad € XXX oltre IVA e CPA (X%) per onorari ed € XX,XX circa per le spese vive. Distinti saluti avv.Marco Di Vita