Presentazione
Iscritto all’Albo degli Avvocati e Procuratori di Bari il 21/11/1985, esercita ininterrottamente da tale data la professione forense, acquisendo il titolo di avvocato nei termini dettati dall’Ordinamento dell’epoca; in particolare, il 23/01/1992 si iscrive all’Albo degli avvocati e il 19/02/1998 si iscrive all'Albo Speciale degli Avvocati patrocinanti davanti alla Suprema Corte di Cassazione e alle altre Giurisdizioni Superiori.
Si dedica esclusivamente alla trattazione di questioni civilistiche, divenendo esperto nelle materie di diritto civile e processuale civile.
Con delibera del Consiglio Superiore della Magistratura del 22.3.89 viene nominato Magistrato Onorario e assegnato - in qualità di Vice Pretore Onorario - presso la Pretura Circondariale di Bitonto, ove svolge ininterrottamente detta funzione onoraria per sei anni consecutivi fino al 1994.
Nell’anno 1995 gli viene affidato un corso di insegnamento di Diritto Agrario Comunitario che svolge proficuamente presso l’Istituto per l’Agricoltura di Bari-Palese, nell’ambito dei corsi di formazione per diplomati finanziati dalla Comunità Europea.
Nel 2001 – in qualità di esperto consulente - realizza e perfeziona un proprio progetto per un corso sperimentale di insegnamento di Educazione alla Legalità destinato agli alunni delle scuole medie; tiene personalmente il corso nell’anno scolastico 2001/2002 presso la “Scuola Media Rutigliano” di Bitonto.
Nell’anno 2008, designato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari, ricopre la carica di presidente della 8/a sotto-commissione per gli esami di abilitazione alla professione di avvocato presso la Corte di Appello di Bari per la sessione 2008-2009.
Nel corso della sua trentennale carriera professionale, si è sempre occupato esclusivamente di questioni di diritto civile, patrocinando cause anche innanzi alla Suprema Corte di Cassazione ed ha acquisito competenza nelle seguenti materie: edilizia, urbanistica, appalti, proprietà, confini, distanze tra edifici, servitù, condominio, appalti e contratti in generale, successioni, famiglia, risarcimento danni e infortunistica.
Ha assunto la difesa di alcuni enti comunali della provincia di Bari in contenziosi giudiziari in materia di:
- espropriazioni (in cause di opposizione alla stima e di risarcimento dei danni a seguito di occupazione usurpativa);
- successioni;
- locazione.
Tra i casi più interessanti trattati dallo studio: la promozione di un'azione di petizione di eredità con recupero di beni immobili per conto di ente pubblico territoriale contro gli eredi di un privato cittadino residente all'estero che aveva fatto testamento in favore dell'ente. L'azione è stata promossa dopo l'estinzione (per scadenza del termine di riassunzione del giudizio di rinvio disposto dalla corte di Cassazione) di un precedente lungo processo avente ad oggetto il riconoscimento della qualità di erede in capo all'ente. Il caso comportava, tra l'altro, la risoluzione di problematiche processuali, dovendosi individuare ed utilizzare le pronunce giudiziarie non travolte dall'estinzione del precedente processo .
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Curriculum di Emanuele Dimundo
Iscritto all’Albo degli Avvocati e Procuratori di Bari il 21/11/1985, esercita ininterrottamente da tale data la professione forense, acquisendo il titolo di avvocato nei termini dettati dall’Ordinamento dell’epoca; in particolare, il 23/01/1992 si iscrive all’Albo degli avvocati e il 19/02/1998 si iscrive all'Albo Speciale degli Avvocati patrocinanti davanti alla Suprema Corte di Cassazione e alle altre Giurisdizioni Superiori. Si dedica esclusivamente alla trattazione di questioni civilistiche, divenendo esperto nelle materie di diritto civile e processuale civile. Con delibera del Consiglio Superiore della Magistratura del 22.3.89 viene nominato Magistrato Onorario e assegnato - in qualità di Vice Pretore Onorario - presso la Pretura Circondariale di Bitonto, ove svolge ininterrottamente detta funzione onoraria per sei anni consecutivi fino al 1994. Nell’anno 1995 gli viene affidato un corso di insegnamento di Diritto Agrario Comunitario che svolge proficuamente presso l’Istituto per l’Agricoltura di Bari-Palese, nell’ambito dei corsi di formazione per diplomati finanziati dalla Comunità Europea. Nel 2001 – in qualità di esperto consulente - realizza e perfeziona un proprio progetto per un corso sperimentale di insegnamento di Educazione alla Legalità destinato agli alunni delle scuole medie; tiene personalmente il corso nell’anno scolastico 2001/2002 presso la “Scuola Media Rutigliano” di Bitonto. Nell’anno 2008, designato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari, ricopre la carica di presidente della 8/a sotto-commissione per gli esami di abilitazione alla professione di avvocato presso la Corte di Appello di Bari per la sessione 2008-2009. Nel corso della sua trentennale carriera professionale, si è sempre occupato esclusivamente di questioni di diritto civile, patrocinando cause anche innanzi alla Suprema Corte di Cassazione ed ha acquisito competenza nelle seguenti materie: edilizia, urbanistica, appalti, proprietà, confini, distanze tra edifici, servitù, condominio, appalti e contratti in generale, successioni, famiglia, risarcimento danni e infortunistica. Ha assunto la difesa di alcuni enti comunali della provincia di Bari in contenziosi giudiziari in materia di: - espropriazioni (in cause di opposizione alla stima e di risarcimento dei danni a seguito di occupazione usurpativa); - successioni; - locazione. Tra i casi più interessanti trattati dallo studio: la promozione di un'azione di petizione di eredità con recupero di beni immobili per conto di ente pubblico territoriale contro gli eredi di un privato cittadino residente all'estero che aveva fatto testamento in favore dell'ente. L'azione è stata promossa dopo l'estinzione (per scadenza del termine di riassunzione del giudizio di rinvio disposto dalla corte di Cassazione) di un precedente lungo processo avente ad oggetto il riconoscimento della qualità di erede in capo all'ente. Il caso comportava, tra l'altro, la risoluzione di problematiche processuali, dovendosi individuare ed utilizzare le pronunce giudiziarie non travolte dall'estinzione del precedente processo .