Gentilissimi,
ho necessità di impugnare una delibera/determina di "riassetto degli uffici" presso un ente pubblico non economico che formalizza un demansionamento in corso da tempo a mio danno (funzionario CEPNE titolare d'ufficio) a favore di consulenze esterne e operatori subordinati B, complici, mi servirebbe sapere quali possano essere i cavilli per impugnarla. Il CD ha deliberato il riassetto proposto dal Direttore "sebbene non ancora allegato" (mancata trasparenza). Il Direttore (funzionario, non dirigente) ha proceduto, senza coinvolgere i sindacati, alla determina di "riassetto funzionale" che viola il mio contratto (mansioni e ufficio specifico assegnato, cancellato dal riassetto). Confligge inoltre con quanto previsto nel piano triennale del personale e nell'organigramma deliberati dallo stesso CD solo X mesi fa e con la pianta organica approvata, tutti depositati presso i ministeri vigilanti. Confligge anche con quanto dichiarato dall'amministrazione al giudice amministrativo, ove poco prima ricorrevo per l'accesso agli atti, a cui negava qualsiasi modifica (allora solo informale) degli uffici, salvo formalizzarla poche ore prima della sentenza di condanna. Ciò nonostante l'ente non ha ottemperato, ma ha strumentalmente modificato l'organizzazione degli uffici per impedire la riassegnazione di ruolo e mansioni. Vorrei sapere se per queste motivazioni il "riassetto" sia impugnabile presso il TAR (i tempi lo consentono) o sia più opportuna l'impugnazione presso il giudice del lavoro e quale tra quelle citate o altre suggerite possano essere le motivazioni per chiederne l'annullamento.
Vi ringrazio