Lisa Angarano
Indirizzo
Via Torino 04011 Aprilia
Albo
Avvocato iscritto all'Albo di Latina
Matricola: 2564 (verifica)
Risposta del 11/12/2021 14:30
Buonasera, sebbene il difensore non sia stato pagato per l'attività svolta, ha il dovere di restituire tutta la documentazione in possesso relativa alla separazione. Infatti la documentazione è relativa ad un fascicolo di cui la parte è titolare. Ciò vuol dire che il difensore non può affatto rifiutare la restituzione. Se si tratta di atti depositati in Tribunale, può eventualmente recarsi in Tribunale e chiedere copia di tutto il fascicolo relativo alla separazione. Saluti.
Risposta del 11/12/2021 14:30
Buongiorno. Dalle informazioni che mi fornisce si tratta probabilmente di un pignoramento presso terzi effettuato dal creditore direttamente sul conto corrente postale. Generalmente il creditore notifica il pignoramento presso terzi sia al debitore, che al terzo creditore che, in forza del ruolo assunto, è invitato con ingiunzione a trattenere le somme richieste dal creditore nei limiti della somma pretesa. Il pignoramento dello stipendio, effettuato direttamente presso il datore di lavoro, incontra i limiti di legge, oggi innalzati per effetto del D.L. XX/XXXX. Tuttavia nel momento in cui, dette somme vanno a confluire sul conto corrente personale, si modifica il rapporto con il terzo, legittimando il creditore a pignorare tutte le somme giacenti sui c/c. Dovrebbe concordare con il datore di lavoro una modalità di corresponsione dello stipendio diversa, al fine di evitare tale inconveniente. Ad ogni modo, si faccia fornire dall'ufficio postale i dati del pignoramento e del creditore, così da poter effettuare un controllo presso la cancelleria delle esecuzioni mobiliari del giudice dell'esecuzione competente e concordare, eventualmente un piano di rientro con l'Ente creditore. Saluti