Studiolegale DMP
Indirizzo
Corso Mazzini, 167, Montebelluna, TV, Italia 31044 Montebelluna
Albo
Avvocato iscritto all'Albo di Treviso
Matricola: 15/03/20201 (verifica)
Risposta del 11/12/2021 14:30
Gentilissimo [rimosso] , In risposta al Suo quesito posso risponderLe per punti: - in primo luogo la scelta di una separazione consensuale è decisamente la migliore. Vi è la possibilità di scegliere un unico avvocato per i coniugi in modo da redigere un ricorso in Tribunale avanti ad un giudice il quale, verificato che gli accordi sono stati presi nel miglior interesse per la prole, omologa l'accordo dai coniugi raggiunto. (ossia lo "convalida"). - Il ricorso e la procedura è abbastanza semplice e, se vorrà, potremo approfondirla assieme. La cosa più importante è quella che Voi coniugi siate d'accordo su alcuni punti fondamentali quali: divisione di eventuali beni mobili e immobili; divisione dei conti correnti (qui bisogna verificare se avete beni in comune o no e, soprattutto, se avete scelto la comunione o separazione dei beni). Infine, ma direi che è la cosa più importante, decidere presso chi vivrà il figlio e come verranno gestite le visite. (per esempio un weekend ed uno no dal padre; un pomeriggio a settimana col padre; vacanze alternate Pasqua Natale con madre e padre, etc...). I coniugi possono scegliere la modalità che ritengono più opportuna con il vincolo di pensare sempre e comunque al bene della prole. Il bambino deve crescere e vivere in un ambiente di "collaborazione" tra ex coniugi, e deve mantenere un rapporto sano ed equilibrato sia con entrambi genitori che con le rispettive famiglie di origine. - quanto agli aspetti economici bisogna capire se: la moglie ha diritto o meno (o magari non lo vuole proprio) ad un assegno di mantenimento. Questo dipende da molti fattori: capacità reddituale del marito (anche l'assegno varia in relazione a quanto anche Lei può permettersi); mentre si tiene conto del "medesimo tenore di vita goduto in costanza di matrimonio" per determinare l'assegno solo se la moglie ha effettivamente dovuto compiere delle scelte (come l'abbandono di un lavoro) per il bene della famiglia. Inoltre, la moglie potrebbe non avere alcun diritto in altri casi come, ad esempio, se si può ricollocare facilmente sul mercato del lavoro, magari perchè ha una laurea, oppure perchè è giovane, etc.... Il tutto è da valutare. resta il fatto che se vi separate consensualmente siete voi a stabilire la presenza o meno e il quantitativo di questa somma. - per il figlio la questione è diversa. Dovrà comunque versare un assegno mensile (nel caso in cui il figlio viva prevalentemente con la madre) sempre in relazione alle sue possibilità e con la finalità che il bambino possa crescere sereno e secondo i propri interessi e aspirazioni. Essendo consensuale, l'accordo va strutturato assieme. Questi, però, sono gli elementi essenziali. Nel mio sito, se Le interessa, ho scritto alla sezione BLOG --> PERSONA due articoli sul punto. Uno si chiama: " Vademecum per una separazione con (e senza) l'assistenza di un avvocato" e l'altro si chiama: " Separazione e divorzio, quali documenti mi servono?". Se googla li può facilmente trovare (magari scrivendo anche il mio nome avv. Mirco Caeran, oppure Studio Legale DMP). In internet trova anche tutti i miei riferimenti qualora Lei voglia approfondire la questione. Se ritiene, può anche scrivermi una mail, che trova sempre nel sito, in modo da poter avere altri chiarimenti sul punto o, come credo, per discutere del lato economico. Dato che mi pare di aver capito avete già raggiunto un accordo, dal lato economico potrei venirLe personalmente incontro. Spero di averLe risposto ed esserLe stato di aiuto. Un caro saluto Le auguro il meglio, Spero di vederLa o sentirLa presto, Avv. Mirco Caeran